E capovolgo tutto, invertendo i poli.
Il pavimento si trasforma in cielo, celeste come in certe mattine fredde d’inverno.
Cambio prospettiva, e le scale non salgono ne scendono, ma entrano orizzontalmente nelle pareti, e vanno avanti così fino alle prime barche ormeggiate, e le maioliche sono acqua che scorre ma verso l’alto.
sono entrata in una visione di Escher
molto interessante prendere spunto da un quadro per “cambiare” o “modificare” la prospettiva delle cose!
tanto per gradire (se vuoi gradire) ti lascio un link interessante alle sue magnifiche opere:
http://www.worldofescher.com/gallery/
saluti cari.
Buongiorno
a testa in giù 🙂
G
ciao onda! Godel, Escher, Bach… hanno in comune qualcosa. A te scoprire cosa!
Alec
…sarebbe bastato un numero
telefonico
cifre
*
Grande Ondina
L’ultimo mio acquisto artistico è stato il portfolio della Taschen Di Escher 🙂